Operazione interforze della Gdf, della Polizia, della Marina militare e di Frontex
Due cittadini ucraini sono stati fermati in un’operazione interforze della Guardia di finanza, della Polizia di Stato, della Marina militare e dell’Agenzia Frontex. Sono ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione che sabato scorso ha condotto sulle coste siracusane 32 migranti, sorpresi nelle prime ore del mattino da una pattuglia della Polizia sulla spiaggia di contrada Marianelli. A poca distanza gli agenti hanno trovato un piccolo gommone con il quale avevano raggiunto la costa, evidentemente sbarcati da un’imbarcazione più grande. Grazie a un rapido scambio di informazioni tra la Questura di Siracusa e il Reparto Operativo aeronavale della Guardia di finanza di Palermo, si è ritenuto che il gommone potesse essere il tender di un veliero battente bandiera tedesca avvistato e fotografato il giorno prima a 50 miglia a est delle coste siciliane da un aereo Atr del Comando operativo aeronavale delle Fiamme gialle durante una missione di pattugliamento marittimo nell’ambito dell’operazione ‘Themis 2021’ dell’Agenzia Europea Frontex.
E’ stata immediatamente disposta una nuova missione di ricerca aeromarittima del velivolo delle Fiamme gialle, che alle 10.15 dello stesso sabato ha individuato il veliero 20 miglia a sud di Pozzallo, in navigazione verso Malta. L’imbarcazione sospetta batteva bandiera statunitense e non più tedesca ed era priva del gommone di servizio. E’ scattata l’operazione coordinata dalla Centrale operativa del Comando generale della Guardia di finanza in collaborazione con il Comando in capo della Squadra navale della Marina militare. L’imbarcazione è stata raggiunta da un guardacoste e una vedetta velocissima del Reparto operativo aeronavale di Palermo, già impegnati in missioni di sorveglianza delle acque rispettivamente di Lampedusa e Pozzallo, e dal pattugliatore Vega della Marina militare, già in navigazione nel Canale di Sicilia.
Alle 13 il veliero è stato raggiunto dalla vedetta delle Fiamme gialle a 33 miglia a sud di Pozzallo e i finanzieri hanno effettuato la cosiddetta ‘inchiesta di bandiera’ per esercitare il diritto di visita”‘ previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, essendo fondato il sospetto che l’imbarcazione fosse priva di nazionalità. La barca, però, ha proseguito la sua rotta verso Malta costringendo i finanzieri ad abbordarla: a bordo c’erano due cittadini di nazionalità ucraina, la bandiera tedesca issata il giorno prima ed evidenti segni di bivacco di numerose persone. Non è stato esibito né trovato alcun documento dell’imbarcazione che è stata condotta nel porto di Marzamemi per effettuare ulteriori approfondimenti.
Gli uomini della Squadra Mobile e della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Siracusa, coordinati dalla Procura, hanno effettuato minuziosi accertamenti di polizia giudiziaria, acquisendo “una quantità di elementi probatori tali da ritenere certo che i migranti rintracciati sulla costa il giorno prima fossero sbarcati proprio da quel veliero catturato in alto mare”. I due ucraini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e l’imbarcazione è stata sequestrata.